Aria di Festa presso il Centro Anziani V. Veneto di Latina

A V V I S O

Venerdì 20 febbraio alle ore 17.00, presso il nostro centro, verrà a farci visita l’Assessore ai Servizi Sociali della Regione Lazio, on.le Rita Visini, l’Assessore al Comune di Latina, Alessandro Calvi e Don Giordano Pisanelli, parroco del Duomo di Sezze e responsabile dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Terza Età.
Interverranno anche i Presidenti dei Centri Sociali di Latina e Provincia. Al termine dell’incontro un ricco rinfresco presso la sala della palestra.

Siete tutti invitati.

Il Presidente
Aldo Pastore

Polentata presso il Centro Anziani V. Veneto di Latina

Nella nostra giovinezza abbiamo trascorso bellissime serate con la famiglia, ancora patriarcale, dove ci si riuniva intorno ad una tavola grande per gustare la polenta con salsicce e spuntature di maiale, cosparsa di parmigiano e pecorino, allietata da buon vino rosso. Mi ricordo, quando si era più poveri, in questo grande piatto di legno, ogni commensale tracciava la sua strada tra cucchiai di polenta con solo sugo per arrivare al centro del piatto dove si trovava quella poca carne che i genitori erano riusciti a comprare. Era una gara per arrivare al centro; ma era una scusa per far  mangiare la polenta anche ai bambini  e chi arrivava per primo poteva mangiare la carne.  Ora la polenta è diventata una specialità, la si gusta in tutti i modi con il sugo, con la verdura, con il pollo, con il cinghiale, con i soli formaggi, fritta in padella, con il mussu ed altri modi.
Ma nessuno, a mio parere, supera la polenta che viene gustata presso il Centro Anziani V. Veneto sia per l’atmosfera che si crea, sia per le persone che vi partecipano, sia per la bontà ed il gusto della polenta fatta da esperti polentari di Sermoneta.
Vi allego alcune foto, se volete vederle tutte collegatevi sulla pagina del Centro Anziani di Facebook.

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Spettacolo con la Compagnia Teatrale “I Giovantenni”

Giovedì 12 febbraio abbiamo realizzato presso il Centro Socio-culturale V. Veneto di Latina tre rappresentazioni teatrali: “Lettera Anonima” scena divertente  in cui due amici cercano di scrivere una lettera anonima; “Veleno per topi“; in  una famiglia della media borghesia si svegliano e prendono tutti il caffé, che per un equivoco è stato addolcito con veleno per topi, simile allo zucchero ma….”Vecchi Merletti” una storia all’interno di un ospizio dove….
Vi avevamo lasciato con la promessa che vi sareste divertiti e così è stato. Ma lo spettacolo, forse che varrebbe la pena, anche di vedere è lo backastage, dove noi, pseudo attori, ci riuniamo per prepararci allo spettacolo.  Eppoi l’inno alla “M…”  per la buon riuscita della rappresentazione.Tutti  siamo presi dall’ansia, dal desiderio di fare bella figura. Chi non ricorda le battute, chi cerca di aiutare gli altri nei costumi; ma non c’ è molta scelta, forse perché la recitazione non piace alla maggior parte delle persone, quindi ci si ritrova con attrici che fanno la parte delle figlie di una mamma molto più giovane, ma è bello lo stesso perché l’esasperazione fisica dei personaggi aumenta di più l’ilarità di chi ci segue. Abbiamo terminato la presentazione di questo spettacolo dando la nostra parola  che vi sareste divertiti e la nostra parola è stata rispettata. Comitato di Gestione del Centro Anziani V. Veneto di Latina

Addolcitevi con questa bella melodia, cliccando sulla stringa seguente:
https://www.youtube.com/watch?v=-0JUqrSpwyk

 

I Salotti dell’Accademia: La parola va in scena

I SALOTTI DELL’ACCADEMIA: Il prossimo appuntamento è un importante incontro culturale tra lo scrittore Renato Gabriele presso il Centro socio-culturale V. Veneto di Latina. L’incontro ha come tema:

 “LA PAROLA VA IN SCENA” Scritture teatrali di RENATO GABRIELE
(Il giardino delle Mangrovie)   (Medea)

Performance di Renato Gabriele e Marisa Sarno

L’appuntamento è per giovedì 5 marzo alle ore 17.00

 Il Presidente del Centro
 Aldo Pastore

Soggiorno termale ad Ischia

Il soggiorno termale ad Ischia si preannuncia ricco di colore, sole e natura. L’hotel dove si soggiornerà  “Il Gattopardo” è situato vicino al mare con terrazzi panoramici sul monte Epomeo e sul mare. Si possono fare le terme nello stesso hotel e pranzare e cenare davanti allo spettacolo meraviglioso che la natura ci offre in questo luogo. C’è la possibilità di frequentare le piscine sia coperte che scoperte, la sauna, fare passeggiate in bicicletta. a piedi. C’è tutto quello che occorre per passare delle vacanze serene a seconda l’esigenza delle varie persone.Terme Ischiaa

Terme a Montecatini dal 5 al 18 luglio 2015

Il soggiorno termale a Montecatini Terme, comune in provincia di Pistoia, è stato ideato per chi non ama il mare e preferisce l’aria fresca delle belle colline toscane. Non solo le terme e l’hotel  sono di alto prestigio e confortevoli ma si ha la possibilità di visitare un territorio ricco di storia e di bellezze naturali di questa nostra splendida Italia. Buon soggiorno

Montecatini Terme

La Norvegia ed il fascino dei fiordi

fjordnorwegen_ferienhausIl centro Socio-culturale V. Veneto di Latina organizza dal 18 al 25 giugno 2015 un viaggio per conoscere la Norvegia ed il fascino dei suoi fiordi. Viaggio affascinante tra le meraviglie della natura che nel territorio della Norvegia manifesta la sua spettacolare veste. I fiordi sono una sua opera; l’acqua del mare ha riempito le vallate a forma di U dopo il ritiro dei ghiacciai creando questo merletto di rocce. Il terreno presso le rive è coperto da una flora rigogliosa, si possono vedere foche e focene ed il cielo solcato da aquile ed altre specie di uccelli. E forse se si è fortunati si potrebbe anche osservare l’aurora boreale.

Comunque per informazioni più dettagliate, il programma, la quota di partecipazione rivolgersi a Marisa entro il 18 febbraio.

Il Presidente del Centro
Aldo Pastore

 

Serata in Teatro a Sezze per il Centro V. Veneto di Latina

Circa cinquanta iscritti del Centro Socio-culturale V. Veneto di Latina, si sono recati presso  Auditorium “M. Costa” situato nel  “Parco dell’Anfiteatro” a Sezze: un ridente paese della pianura pontina dove si è esibita la compagnia calabrese ” I commedianti” con la commedia brillante “Ppe curpa du’ caputreno” di Gino Capolupo. La compagnia di Soveria Monnelli, diretta da Gino Capolupo si è recata a Sezze per la prima volta su invito del preside, Sante Grandinetti, marito della professoressa Olga Rovere, che opera come volontaria presso il  Centro V. Veneto di Latina, insegnando biologia.
Uno spettacolo dai contenuti semplici ma con un intreccio di vicende esilaranti dove le vicende familiari degli attori si intrecciavano fra di loro con una serie di gag. Alcune persone  del Centro V. Veneto, note per la loro simpatia e cordialità si sono immedesimate talmente nella parte di spettatori che sono riuscite a caricare ancora di più l’ilarità delle varie situazioni. Sembrava di essere in quei primi spettacoli di varietà e dell’avanspettacolo del dopoguerra dove i comici venivano presi per fame e non fama, l’attore diceva una battuta e dal pubblico si sentiva una battuta di rimando più divertente della sua. Ringraziamo Olga Rovere che si è prodigata per farci assistere a questo spettacolo.

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Accademia: “I Dialoghi”. Il tema: Fede e Scienza

L’accademia permanente degli Studi e delle Arti del Centro Socio-culturale V. Veneto di Latina riprende  l’appuntamento con i ” Dialoghi”, moderatrice: Marisa Giupponi. Il 26 febbraio alle ore 16.30 parleremo di “Fede e Scienza”. L’appuntamento è presso il gazebo.
La scienza e la fede sembra che non abbiamo legami, invece, sono legate fra di loro. Quante domande ci siamo posti  su di noi e sul mondo che ci circonda: Chi sono? Perché sono nato, e la vita? Cos’è la morte? l’universo è infinito? Come si è creato? L’ha creato qualcuno? L’ha creato Dio? E l’uomo cerca risposte a queste domande. Dove non arriva la scienza arriva la Fede e come diceva Pasteur “Poca scienza allontana da Dio, ma molta riconduce a Lui”. Seguiamo con attenzione l’incontro del 26 febbraio per approfondire questo argomento dalle mille sfaccettature sia scientifiche, culturali, religiose, sociali, e nel nostro piccolo ne sapremmo di più.

Il giorno della memoria il 27 gennaio 2015 per non dimenticare.

Il 27 gennaio 2007 è stato proclamato “Giornata della Memoria”. Credo che non si possa vivere senza ricordare e chi ha attraversato i crimini nefandi ed incancellabili, commessi
reticolatodal nazismo durante la seconda guerra mondiale,  non possa vivere senza trasmettere agli altri la memoria di quanto avvenne di tanto sbalorditivo, sconcertante e inconcepibile. Lo scrittore, Primo Levi, che ha vissuto in prima persona, le nefandezze del nazismo, ci ha lasciato, tra gli altri suoi scritti, la  poesia “E se questo è un uomo” dove senza giri di parole e con molta rabbia malcelata ci descrive la realtà di quel periodo.
I primi versi introduttivi della poesia sono ispirati all’antica preghiera dello Shemà spiegandone il titolo. Nella sua sensibilità e grandezza umana, Primo Levi, vuole far conoscere quel tragico momento della nostra storia. Nella sua poesia egli ha voluto rendere partecipe l’umanità di quante ingiustizie sono state commesse contro gli ebrei. Noi che viviamo di sicurezze, affettive, economiche ed abitudine comode, dobbiamo ricordare che in quel periodo gli uomini non avevano più dignità, non avevano un nome ma un numero stampato sul braccio e dal quel numero l’individuo veniva riconosciuto. Questi uomini morivano per motivi futili; le donne venivano private dei capelli, dei loro figli, dei loro vestiti, ridotte in manichini senza più memoria perché, forse anche preferivano non ricordare i momenti belli della loro vita, di mamme, moglie, sorelle, nonne, pieni di libertà e allegria. Dopo la guerra, si aveva un timore di parlare di quello che era accaduto, forse la paura era entrata nel dna delle persone. Ma negli anni seguenti si è cercato e si è riusciti a parlare, incominciando dalle scuole, facendo convegni per tramandare il ricordo con rabbia repressa ma con ragionevole comprensione per capire ed analizzare le vicende successe e non farle ripetere mai più.
La poesia di Primo Levi ( registrato nel campo di sterminio di Auschwitz con il numero 174.517 in quanto ebreo) “Se questo è un uomo” ci fa vivere come spettatori virtuali la vita nel campo di concentramento dove lui ha trascorso una parte della sua vita. Di seguito la sua poesia:

Nelle vostre tiepide case,
voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per un pezzo di pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi.