“Ballarò” del 31 marzo 2015

BALLARO’ del 31/3/2015 (tutta la puntata)

In collegamento da Latina per ascoltare le difficoltà dei pensionati (solo la parte delle interviste)

Cliccando sul link, riportato al di sopra potete vedere per intero la puntata di Ballarò del 31 marzo oppure solo la parte che riguarda le interviste presso il nostro Centro. Il tema della serata: le pensioni. Nel corso della puntata due collegamenti con il nostro Centro per ascoltare  le problematiche di alcuni pensionati. Poco tempo a disposizione per ascoltare alcune delle situazioni più critiche. La pensione minima, ma anche le pensioni di 1000 € non ci dà la possibilità di arrivare a fine mese, pagando tasse, alcune medicine, il telefono, la corrente elettrica. Si ha la sensazione che questi politici non conoscono la realtà sociale. Le persone anziane sono come i bambini hanno bisogno di compagnia, di variare il loro cibo, di gratificarsi, qualche volta, con un regalino, un vestito nuovo, andare a vedere un film; ma niente di tutto questo perché tra l’altro dobbiamo pensare ai nipoti. Un nipote o una nipote che ti chiede 20 € come si fa’ a dire di no, e rinunciamo noi.

 

Il 4 aprile, la morte di Martin Luther King

Il 4 aprile del 1968 fu assassinato Martin Luther King. Il suo  celebre discorso, è passato  alla storia, con il titolo “I have a dream” (“Ho un sogno”) Martin Luther King tenuto da Martin Luther King il 28 agosto del 1963 davanti al Lincoln Memorial di Washington al termine di una marcia per i diritti civili e per il lavoro.
“Io ho un sogno, che i miei quattro figli piccoli vivranno un giorno in una nazione nella quale non saranno giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità del loro carattere. Ho un sogno, oggi!”
“I have a dream” : 
questa frase fu ripetuta tante volte nel suo discorso.
In America negli anni ’60 non c’ era l’integrazione tra i “bianchi” ed i “negri”. Chi viveva male erano gli uomini di colore nero che venivano considerati sempre come schiavi. Tra le notizie che ho raccolto: un uomo di colore bianco non ha voluto fare la comunione perché a fianco a lui c’era un uomo di colore nero. Un uomo nero non ha potuto comprarsi una casa perché la zona che aveva scelto era abitata dalla maggior parte di bianchi. I neri non potevano frequentare gli stessi locali dove c’erano i bianchi. Tante altre bruttissime notizie che mi fanno pensare che: il nero, in genere  rappresenta il male, il bianco la bontà e la purezza, ma in quei tempi si erano capovolte le concezioni del bene e del male per la maggior parte degli uomini. Quello che ci consola è che esistono sempre delle brave persone anche nei tempi passati che consideravano le donne e gli uomini sia di colore bianco, nero e giallo tutti uguali.
Chi ha partecipato alla marcia per il diritto al lavoro e per i diritti civili non sapeva che avrebbe preso parte ad un importante evento che sarebbe passato alla storia.
Martin Luther King finì il suo discorso in questo modo:
E quando lasciamo risuonare la libertà, quando le permettiamo di risuonare da ogni villaggio e da ogni borgo, da ogni stato e da ogni città, acceleriamo anche quel giorno in cui tutti i figli di Dio, neri e bianchi, ebrei e gentili, cattolici e protestanti, sapranno unire le mani e cantare con le parole del vecchio spiritual: “Liberi finalmente, liberi finalmente; grazie Dio Onnipotente, siamo liberi finalmente”.
Un grande uomo, Martin Luther King, saggio, carismatico. La sera del 4 aprile 1968,  Martin Luther King, Nobel per la pace e leader del movimento per i diritti civili in America, si affacciò al balcone di un Motel di Mulberry street, dove fu raggiunto dal proiettile di un esaltato assassino. Lui chiedeva l’uguaglianza dei diritti civili ma non con la violenza ma con il dialogo. E’ di uomini così che ha bisogno il mondo per risolvere i suoi atavici problemi. Onore a questo grande profeta della libertà, dei diritti civili e dell’uguaglianza degli uomini.

“A ritrovar bellezza”: la musica degli anni sessanta secondo Diodato

I cantautori, Domenico Modugno, Giorgio Gaber, Luigi Tenco, Bruno Lauzi, Sergio Endrigo, Gino Paoli sono alcuni dei “Grandi ” della musica italiana le cui cover verranno interpretate da Diodato presso l’Auditorium Parco della Musica a Roma. Il titolo dell’album che raccoglie queste cover è “A RITROVAR BELLEZZA”. Quanto amore, quanta bellezza, quanta armonia, quante emozioni nelle canzoni della nostra gioventù. Questi capolavori della musica italiane interpretate, arrangiate  con  tecnologie nuove ci porteranno in un mondo fantastico dove l’amore regnerà sovrano. “SE STASERA SONO QUI”  perché fuori “PIOVE“, ” RITORNERAI”,  “SARA’ SENZA FINE” per l’ETERNITA’. Alcuni favolosi titoli.

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Auguriamo a tutti una Pasqua di pace e serenità

Pasqua

Riflessioni sulla pace
C’è da essere sbigottiti di fronte al persistere di alcuni controsensi dell’epoca odierna: non c’è momento in cui, da una parte, non si denunci lo stato di tensione colomba_ulivoe di pericolo di ogni genere in cui viviamo e, dall’altra non si esprima lo spasmodico bisogno di pace dell’umanità. Non c’è alcuno al mondo – individuo, organismo, nazione o capo di Stato – che non invochi la pace; ma basta girarsi e dietro l’angolo subito scorgiamo indifferenza ed odio piuttosto che amore negli occhi delle persone che incontriamo, assistiamo a lotte fratricide persino sui pianerottoli ove si affacciano le porte degli appartamenti contigui, siamo testimoni di risse di ogni genere ed i giornali non saltano un giorno senza portarci notizie di piccole guerre tra piccoli Stati, ma ognuna delle quali minacciosa di trasformarsi in un conflitto di dimensione mondiale.
Ed allora ci domandiamo perplessi e sgomenti: ma com’è composta questa umanità? Chi c’è al di qua ed al di là della barricata che ……
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Maria Spiga: Una grande Signora, volontaria del Centro

Maria Spiga 2Vorrei esprimere riconoscenza verso una signora che è venuta a mancare  il 28 gennaio 2015:
 M A R I A  S P I G A.
Per molti anni ha fatto volontariato presso il nostro Centro, dove si è prodigata per il bene degli iscritti, sembrava avesse una durezza di carattere, invece era di una bontà d’animo unica. Si doveva capire e noi del Centro ti abbiamo capito e ti ringraziamo per tutto quello che hai fatto per noi. Io, Franca, non ho avuto modo di conoscere a fondo la cara Maria, ma sono sicura che il suo spirito è vicino a noi e se potesse far sentire la sua voce, nella sua grande forza caratteriale ed emotiva si esprimerebbe così ed io riporto  una  frase  di Charles Péguy che sicuramente è il suo pensiero:

La morte non è niente. Sono solamente andato nella stanza accanto. Io sono io, voi siete voi. Quello che eravamo gli uni per gli altri lo siamo sempre. Datemi il nome che mi avete sempre dato. Parlate con me come avete sempre fatto. Non adoperate un tono diverso. Non abbiate un’aria triste e solenne, continuate a ridere di quello che ci faceva ridere insieme. Che il mio nome sia pronunciato come lo è sempre stato, senza enfasi di alcun tipo, e senza traccia d’ombra. La vita significa quello che ha sempre significato. E’ quella che è sempre stata, il filo non è tagliato. Perché dovrei essere fuori dai vostri pensieri? Semplicemente perché sono fuori dalla vostra vita? Io vi aspetto, non sono lontano, semplicemente dall’altra parte del cammino. Vedete, tutto è bene.
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Grazie, Maria, questi fiori virtuali sono per te, sarai sempre nei nostri pensieri.